domingo, 4 de abril de 2010

In nessun luogo (versione italiana)

le cose che finiscono
si allontanano con le sue ali appassite
con la sua pelle invecchiata

(in tutta la morte c’è un germe di quello che nascerà)

seguo quel volo
con lo stesso disordine
delle parole non dette,
delle partite non giocate,
dei rischi che si conservano per un’altra occasione

(morire e rinascere varie volte nella vita,
non c’è nulla di straordinario)

contemplo l'assenza
con la stessa afonia
dei ricordi che si suicidano nel deserto
oppure delle promesse che si affogano in una laguna rossa
a tre mila metri sul livello del mare

(anch'io me ne sono andata:
in nessun luogo, senza
aspettative)

adesso sono alla riva di un binario vuoto,
inesplorato, misterioso,
sommamente fertile
per iniziare il viaggio fino alla prossima stazione.


Mi avventuro a pubblicare il mio ultimo poema nella versione italiana.
Sono soltanto una studentessa della lingua italiana, ma ho voluto provare a tradurre le mie parole, penso che possa ricevere qualche opinione di alcuni lettori di quella bella lingua.

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